Si chiama Roberto Capucci e per la sceneggiatura di Ovunque tu sarai ha chiesto aiuto a Francesco Apolloni, al quale ha domandato inoltre di interpretare uno dei quattro protagonisti, amici di lunga data che partono dalla capitale per raggiungere Madrid, culla dei «blancos» e dello stadio Santiago Bernabeu dove il Real affronta la squadra di Totti per gli ottavi di finale della Champions League. Il vero eroe è abitato dalla fragilità e dalla solitudine. L’allenatore ha scovato un nuovo talento proveniente dalla seconda squadra. Il nuovo sogno della Juventus è il campione del mondo Paul Pogba. Del Piero. E lui si conferma il campione dell’ottimismo, l’uomo senza rimpianti («l’unico, forse, è quello di avere avuto un’infanzia troppo breve»): «Avrò una bella vita. Gli anni nel Real e a Madrid – scrive CR7 – sono stati i più felici della mia vita. Per almeno due buoni motivi: l’allenatore tedesco ha portato la settima Champions in casa Real nel 1998, in finale contro la Juventus. • Vincitrice del torneo nel 1985 e nel 1996, la Juventus ha disputato nove finali di Coppa dei Campioni e ne ha perse sette (un record), di cui le ultime cinque. Ha esordito in Serie A nel Napoli a 19 anni, prima di vestire le maglie di Parma, Inter, Juventus, Real Madrid e Al-Ahli.
Nel novembre 1927 venne poi fondato l’Ordine del Marzocco, una prima associazione di tifosi. Il Real Madrid sarà sempre nel mio cuore, e voglio ringraziare società, presidente, colleghi, tecnici e tutti i lavoratori che curano ogni dettaglio. Il portiere sarà Reina, che non è un fenomeno, ma è molto bravo, ha esperienza e fa gruppo, poi abbiamo preso il regista da tutti considerato, dopo Pirlo e Verratti, il migliore d’Europa, abbiamo un tecnico, che ha poca esperienza, ma pare essere un gran lavoratore, quindi a mio parere i primi acquisti sono quelli buoni, poi vedremo come continuerà e cosa più importante cosa ci dirà il campo. A questo link potete trovare la puntata che vede Simone protagonista e sarà trasmessa in replica sabato alle 14.30 su Italia2. La sentenza di Nyon ai danni del Milan, specie in caso di esclusione dalle coppe, potrebbe dare un’accelerata alla trattativa ma una cosa è certa: l’affare non si farà alle condizioni di Raiola. Notizia che ha fatto sorridere non poco Fassone e Mirabelli, alle prese con il problema piuttosto serio di dover far fronte ad una situazione economica non certo rasserenante e con la spada di Damocle della squalifica dalle coppe europee che pende minacciosa.
Ancora una volta però il problema potrebbe essere rappresentato dalle cifre: il Milan pretende almeno 70 milioni per il diciannovenne portiere titolare della squadra rossonera e della nazionale italiana; il Liverpool pretenderebbe di spenderne non più di 40. Una strategia, quella inglese, sapientemente messa in atto da Mino Raiola che dopo aver preteso per il suo giovane assistito uno stipendione da fuoriclasse assoluto da 6 milioni di euro netti l’anno, adesso vorrebbe farlo passare per un Karius qualsiasi, valutandolo poco più di 30 milioni. Dopo tre stagioni trascorse con i Dragoni, il 24 maggio 2013 Rodriguez si trasferisce assieme al compagno di squadra João Moutinho al Monaco, a fronte di un corrispettivo complessivo pari a 70 milioni di euro. Ed è stato col suo Bayern nel 2013 l’ultimo a spezzare il dominio spagnolo: se si considera quella stagione «Osram», come viene chiamato per la sua capacità di accendersi in viso come una lampadina, è imbattuto da 13 partite europee sulla panchina dei bavaresi. Ricky Memphis, Primo Reggiani, Francesco Apolloni e Francesco Montanari tifosi in trasferta nel primo film di Roberto Capucci. Insieme al regista de La verità, vi prego, sull’amore, nel film recitano anche Primo Reggiani, Francesco Montanari e Ricky Memphis, che hanno reso allegra una conferenza stampa a cui ha partecipato perfino un jack russell di nome Sancho, che scondinzolava contento.
Nel pomeriggio del Campo Nou la squadra di Valverde incappa contro il Celta Vigo in uno dei suoi rari pomeriggi negativi, andando sotto per mano di Iago Aspas, bravo a ribadire in rete dopo un miracolo di piede di Ter Stegen. Dunque, essere juventini è molto difficile, ti trovi sotto una continua pressione, è logorante ma esaltante. Ho tante cose. Voglio imparare a essere un uomo d’affari. La politica della città ha sicuramente migliorato la situazione nelle periferie ma il piano Borloo doveva essere adottato nella sua interezza. All’interno del triangolo vi è inoltre l’immagine dell’orso con il corbezzolo, simbolo della città di Madrid. Posso solo ringraziare questo club, questa tifoseria e questa città per l’amore che ho ricevuto. Alcolock per gli ubriachi, auto più potenti per neopatentati. Però, come per tutti gli avversari, c’è da risolvere il rebus Cristiano Ronaldo che va a segno da 12 partite consecutive (22 reti in totale) ed è il pericolo pubblico numero uno, come sa bene anche la Juve. Si riparte dall’Allianz Arena, con il Real ancora in dribbling tra i sospetti dopo la sfida raddrizzata con la Juve grazie al rigore concesso dall’arbitro Oliver al 93’. Chiedono a Zidane se la sfida coi bianconeri, persa 3-1 dopo la vittoria per 3-0 allo Stadium, sia stata di lezione: «No, questo è il calcio – risponde serafico Zizou -.